Antonella Capuano
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Agevolazioni assunzioni di over 50

Tutti i provvedimenti in vigore per le agevolare le assunzioni di over 50

Stai pensando di far crescere la tua attività?
Per le aziende che assumono ultracinquantenni, c’è la possibilità di beneficiare degli sgravi contribuitivi del 50% previsti dalla Legge Fornero. A questi incentivi per favorire l’occupazione si aggiunge un ulteriore bonus introdotto dalla Legge di Bilancio 2021. Si tratta di un esonero contributivo del 100% fino a 6.000 euro rivolto unicamente a quanti assumono donne over 50 nel biennio 2021-2022.

Vediamo nel dettaglio quali sono gli incentivi previsti da entrambi i provvedimenti.

Legge Fornero e Legge di Bilancio 2021

Esistono due tipi di agevolazioni per le assunzioni di over 50 e fanno riferimento a provvedimenti emanati in differenti momenti storici.

Nel primo caso stiamo parlando degli incentivi della Legge Fornero. Nel dettaglio, questa norma prevede sgravi contributivi del 50% per i datori di lavoro che assumono uomini e donne di età superiore ai 50 anni, disoccupati da almeno 12 mesi.

Nel secondo caso, ed è questa la novità, si tratta di un’agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio del 30 dicembre 2020, che restringe il pubblico dei destinatari delle assunzioni agevolate di over 50 alle sole donne. In questo caso, i datori di lavoro hanno diritto non a uno sgravio, bensì a un vero e proprio esonero contributivo del 100% se nel biennio 2021-2022 assumono lavoratrici disoccupate da oltre 12 mesi. Il limite massimo di importo è pari a 6.000 Euro annui.

Analizziamo più da vicino la seconda forma di assunzione agevolate.

Le assunzioni agevolate nella Legge di Bilancio

La misura rientra nel pacchetto di incentivi emanati dal Governo per far fronte alla crisi economica e al calo occupazionale derivati tanto dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, quanto dalle misure anti contagio adottate a livello nazionale. Le assunzioni previste devono comportare un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.

Le aziende che possono richiederla

Possono beneficiare dell’esonero contributivo al 100% fino a un massimo di 6.000 euro tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori. Sono inclusi tra i beneficiari gli appartenenti alle seguenti categorie:

– enti pubblici economici

– istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti

pubblici economici

– enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di

capitali, ancorché a capitale interamente pubblico

– ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei

requisiti per trasformarsi in ASP, ed iscritte nel registro delle persone giuridiche

– aziende speciali costituite anche in consorzio, ai sensi degli articoli 31 e 114 del

decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

– consorzi di bonifica;

– consorzi industriali;

– enti morali;

– enti ecclesiastici.

Come richiedere l’agevolazione

Per ottenere l’esonero, bisogna attendere l’orientamento della Commissione europea. Dopodichè verranno emanate le istruzioni per fruire della misura di legge di riferimento, comprese, naturalmente, modalità di compilazione delle dichiarazioni contributive da parte dei datori di lavoro.

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