Lo scorso 5 maggio il governo italiano ha approvato in via definitiva il cosiddetto decreto aiuti. Si tratta di un insieme di misure rivolte a imprese, enti locali e famiglie per contrastare gli effetti negativi dell’attuale crisi internazionale su economia e consumi. Nelle parole del Presidente del Consiglio Draghi: “Il decreto conferma l’impegno del governo a sostegno delle imprese nel clima di grandissima incertezza che c’è”.
Decreto aiuti: cos’è
Il decreto aiuti nasce con l’obiettivo di far fronte ai problemi emersi come conseguenza dalla guerra in Ucraina. La crisi in corso, infatti, ha aggravato la situazione già pesante per quel che riguarda l’approvvigionamento di materie prime da parte delle imprese e ha innescato una crisi energetica di proporzioni molto ampie, con il conseguente aumento dei prezzi alla produzione e al consumo.
I dati di mercato (Economy, Pricepedia, marzo 2022), indicano ad esempio che il prezzo della carta a fine 2021 aveva totalizzato una crescita del 70% rispetto allo stesso periodo del 2020. Anche il prezzo del grano, a seguito della crisi Ucraina, è aumentato del 38,6%, mentre l’indice aggregato delle commodity è cresciuto del 64% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Un discorso molto simile interessa anche l’energia. I dati presentati dall’autorità per l’energia Arera indicano infatti che nei primi tre mesi del 2022 il prezzo dell’energia elettrica è aumentato del 131% rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre quello del gas naturale è cresciuto del +94%.
Una situazione difficile, con conseguenze che hanno colpito aziende, consumatori, enti locali: rendendo necessaria l’adozione di misure specifiche per arginarla.
Per questo motivo, il decreto aiuti prevede contributi a fondo perduto, agevolazioni e crediti d’imposta per 14 miliardi di euro. Le misure sono rivolte principalmente a tre categorie di beneficiari:
- Famiglie e consumatori. Sono previsti interventi per ridurre il costo delle utenze e sostenere il pagamento degli affitti, bonus anti-inflazione e misure di potenziamento dei servizi digitali;
- Imprese, con finanziamenti, interventi a fondo perduto e crediti d’imposta per incrementare la liquidità disponibile, attirare gli investimenti e favorire la produttività.
- Comuni ed enti locali, con aiuti per far fronte alle spese aggiuntive legate a programmi di investimento e sviluppo già previsti.
In più, il decreto aiuti prevede anche interventi a vantaggio dei profughi ucraini entrati nel nostro paese e di chi dà loro accoglienza, oltre a misure per sostenere direttamente il governo ucraino.
Nei prossimi paragrafi, però, ci concentreremo sulle misure a beneficio delle imprese.
Crediti d’imposta per le aziende
Il provvedimento che stiamo esaminando istituisce agevolazioni per le imprese sotto forma di crediti d’imposta. In alcuni casi si tratta del potenziamento di misure già in vigore, in altri di nuovi incentivi, a carattere straordinario, introdotti per fronteggiare una situazione di crisi e di emergenza.
Il primo gruppo di crediti d’imposta rivolti alle imprese presenti nel testo del decreto riguarda le misure energetiche:
- Il credito d’imposta riconosciuto alle aziende per il secondo trimestre del 2022 a sostegno dell’acquisto di gas naturale, già previsto (decreto legge n. 21/2022), aumenta dal 20% al 25%. Diversamente da quanto accade attualmente, il provvedimento interessa anche le imprese a forte consumo di gas naturale.
- Aumenta dal 12% al 15% il credito d’imposta attivato per tutto il secondo trimestre del 2022 per le aziende che hanno installato contatori con potenza disponibile uguale o maggiore di 16,5 kW. Dal provvedimento restano escluse le imprese a forte consumo di energia elettrica, le cosiddette imprese energivore.
- Per le imprese che registrano forti consumi di gas naturale è previsto un credito d’imposta con valore retroattivo applicabile ai primi tre mesi del 2022.
Novità anche per alcuni crediti d’imposta di cui abbiamo parlato più volte in queste pagine: bonus formazione 4.0 e bonus investimenti 4.0 .
Per quanto riguarda il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali avanzati collegati alle tecnologie 4.0, il decreto aiuti prevede un aumento dell’aliquota. Fino al 31 dicembre 2022 la percentuale del credito d’imposta sale dal 20% al 50%. Il periodo di agevolazione si estende al 30 giugno 2023 se per l’acquisto è stato versato un acconto di almeno il 20% entro tale data.
Per quanto riguarda invece il bonus formazione 4.0., attivo fino a fine 2022 e rivolto alle aziende che vogliono formare i propri dipendenti sulle nuove tecnologie legate al piano Transizione 4.0, il decreto lo incrementa dal 50% al 70% per le piccole imprese. L’aliquota invece passa dal 40% al 50% se a investire in formazione è una grande impresa.
Altre agevolazioni del decreto aiuti
Il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri, inoltre, prevede ulteriori misure rivolte alle imprese, in particolare quelle più duramente colpite dalle conseguenze della crisi ucraina.
Il decreto aiuti, infatti, include contributi a fondo perduto per le aziende che hanno in essere rapporti commerciali regolari con Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia. Le risorse stanziate ammontano a 200 milioni di euro per l’anno 2022 e saranno gestite dal Ministero per lo Sviluppo Economico.
Le sovvenzioni sono destinate ad aziende che hanno subito una riduzione del fatturato come conseguenza della diminuzione della domanda, o un’ interruzione di progetti e contratti già avviati o stipulati, oppure una disfunzione della supply chain.
Potranno presentare richiesta di aiuto le imprese che rispettano tutti i requisiti che citiamo di seguito:
- Hanno condotto operazioni di vendita di beni o servizi, compresa la compravendita di materie prime e semilavorati con Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia per almeno il 20% del fatturato.
- Impiegano materie prime e semilavorati che nei tre mesi precedenti all’entrata in vigore del decreto aiuti hanno aumentato il loro prezzo di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per le imprese costituite dal primo gennaio 2020 in poi, l’anno di riferimento per il calcolo è il 2021.
- Hanno subito una riduzione di fatturato di almeno il 30% nello stesso periodo citato al punto precedente.
Tra le misure previste dal decreto aiuti, alcune coinvolgono anche SACE. Il provvedimento, infatti, dà alle imprese la possibilità di attivare la garanzia dell’ente a copertura dei finanziamenti richiesti alle banche per far fronte al fabbisogno di liquidità derivante dalla crisi in corso.
Infine, il Fondo Centrale di Garanzia concederà coperture pari al 90% per garantire i finanziamenti collegati a investimenti in efficienza energetica o alla diversificazione delle fonti di produzione o dei consumi energetici.
Le ultime misure, tuttavia, dovranno ricevere l’approvazione della Commissione Europea prima di entrare in vigore.
Sul fronte dell’assistenza specialistica alle imprese per individuare misure che permettano di recuperare risorse a sostegno degli investimenti, Capuano Associati ha creato GreenPass F24, un protocollo innovativo gratuito accessibile a tutte le aziende.
Si tratta di un percorso di consulenza in tre tappe, che parte dai bisogni dell’impresa per individuare insieme al management le agevolazioni più indicate, a seconda delle priorità di investimento. Tra queste ci sono anche i crediti d’imposta come quelli attivati dal decreto aiuti: un tipo di agevolazione fiscale sul quale il nostro studio può vantare una conoscenza approfondita.
Con riferimento alle misure perviste dal decreto che abbiamo appena presentato, Capuano Associati propone servizi mirati anche per quanto riguarda il credito d’imposta per la Formazione 4.0.
In particolare, il nostro studio ha sviluppato un servizio per assistere le aziende interessate a usufruire dell’agevolazione:
- Accompagnando le imprese nella preparazione della documentazione da presentare per richiedere il credito d’imposta;
- Mettendo a loro disposizione una piattaforma online dove propone attività formative negli ambiti di attività previsti dalle misure in vigore;
- Certificando i corsi svolti e conferendo loro validità legale, grazie alla controfirma di un professionista accreditato come revisore dei conti;
- Affiancando le imprese nella corretta rendicontazione di progetto.
Vuoi conoscere meglio le agevolazioni previste dal decreto aiuti e gli altri strumenti attivabili a beneficio della tua impresa? Contatta il nostro studio: i nostri esperti sono a tua disposizione.