Decreto Ristori: nuovi contributi a fondo perduto
Contributi a fondo perduto per imprese e attività colpite dalle nuove restrizioni anti-covid: è questo il succo del Decreto Ristori 2020, approvato il 27 ottobre dal Governo, e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 29 ottobre.
Un provvedimento creato con l’obiettivo di arginare le difficoltà imposte agli esercenti (ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, palestre, piscine, ecc), che hanno toccato con mano cali di fatturato negli scorsi mesi, dovuti al lockdown, e che riceveranno in questo mese di semi-chiusure anticipate per alcuni e chiusure totali per altri, un duro pugno in faccia.
Il cuore pulsante del Decreto Ristori approvato in Consiglio dei ministri il 27 ottobre, è appunto lo stanziamento di circa 3 miliardi solo per l’erogazione di contributi a fondo perduto, destinati ad alcune categorie di imprenditori ed esercenti. Sono 53 le categorie individuate attraverso i codici Ateco che otterranno i nuovi contributi a fondo perduto previsti dal decreto ristori. Si confermano indennizzi del 400% per le discoteche. Entrano anche Taxi e Ncc che avranno un indennizzo al 100% di quanto già ricevuto con la prima edizione dei ristori del decreto Rilancio. Sono 38, invece, le categorie avranno un contributo del 200%, dai ristoranti a piscine e palestre. Per bar e pasticcerie, ma anche per alberghi, villaggi turistici,ostelli, rifugi, i ristori saranno al 150%.
I contributi, come annunciato dal premier Conte e dal ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, arriveranno in due momenti diversi: già entro il 15 novembre per chi ne abbia usufruito in precedenza. In questo caso sarà pagato in automatico, senza fare domanda, entro metà dicembre per chi faccia domanda per la prima volta. I pagamenti saranno più rapidi, perchè l’erogazione è stata affidata all’Agenzia delle entrate, che verserà le somme spettanti direttamente sul conto corrente bancario dell’esercente beneficiario.