La guerra al contante attraverso superbonus sulle spese con carta e doppia stretta sulla soglia
Tra decreto fiscale e manovra approvate «salvo intese» dal Consiglio dei ministri la principale novità raggiunta nella riunione dell’Esecutivo è l’assegnazione di un superbonus per i pagamenti che avverranno in modalità elettronica.
In particolare, il superbonus sarà attribuito, a partire dal 2021, per le spese effettuate con metodi di pagamento tracciabili, soprattutto nei settori in cui continua a predominare l’uso del contante.
E’ possibile affermare che si tratta di una modalità di erogazione molto simile al cashback, vale a dire il rimborso diretto di una quota (ipotizzata tra il 10% e il 19%) sull’estratto conto del beneficiario.
Si comincia dalle spese tracciabili sopportate, nel 2020, per alcune tipologie di servizi alla persona, come i piccoli interventi sulla casa o per la cura del corpo.
Si tratta di una modalità che va ad abbreviare i tempi della detrazione d’imposta, che una volta riconosciuta, doveva comunque transitare nel modello 730 e o nel modello dei Redditi per poi essere rimborsata in busta paga tra luglio e agosto.
Il superbonus varrà 3 miliardi di euro ed entrerà in funzione a partire dal 2021.
Per il 2020 non è invece previsto alcuno stanziamento, mentre nel 2022 il superbonus sarà pari ad altri 2,8 miliardi circa, in quanto le risorse sono limitate e bisognerà verificare a che livello sarà stabilito il tetto di spesa rimborsabile.
Altra novità è la scelta di una doppia riduzione graduale del tetto all’uso del contante, che attualmente è fissata a tremila euro.
Così, a partire dall’entrata in vigore del decreto o a partire dal 2020 e fino al 31 dicembre 2021, nelle transazioni tra privati si potrà usare il contante per i pagamenti fino a 1.999,99 euro.
Successivamente, dal 1° gennaio 2022, la nuova soglia consentita sarà fissata a 999,99 euro.
Si prospetta anche una serie di detrazioni che riguardano dalle spese mediche e farmaceutiche a quelle per l’assistenza delle badanti, ancora dalla palestra dei figli all’iscrizione agli istituti scolastici di ogni grado.
Nello specifico lo sconto fiscale del 19% verrà riconosciuto solo se si effettueranno i pagamenti avvalendosi di moneta elettronica.
Questo modello si rifà a quello già applicato per i i rifornimenti di carburante da parte dei titolari di partita Iva: da luglio 2018, infatti, la deduzione dei costi e la detrazione dell’Iva per i costi sostenuti nello svolgimento della propria attività è riconosciuta solo a chi sostiene le spese con modalità tracciabili e di conseguenza documentabili.
All’interno delle bozze di decreto fiscale in circolazione si è anche parlato di doppia sanzione per commercianti ed esercenti che non si doteranno del terminale o che non accetteranno i pagamenti tramite moneta elettronica.
E’ prevista una multa dell’importo fisso di 30 euro a cui va aggiunto il 4% del valore della transazione per cui viene rifiutato il pagamento in modalità tracciabile.
Il cliente dovrà denunciare al Prefetto la violazione e saranno gli ufficiali e gli agenti della polizia giudiziaria ad effettuare accertamenti e controlli.
Ultima novità è che accanto al debutto della lotteria degli scontrini confermato per il 2020, viene istituita anche un’estrazione di premi in denaro riservati tanto sia ai consumatori finali che agli operatori Iva nel caso in cui il pagamento dell’ operazione commerciale avvenga esclusivamente con pagamento elettronico.