Legge di Bilancio 2021: le principali novità
La Legge di Bilancio 2021 riscrive la disciplina la proroga e il rafforzamento dei crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0: credito d’imposta per beni strumentali nuovi, R&S&I e formazione 4.0.
Le nuove regole saranno applicabili agli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022 ovvero fino a 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Saranno 3 le quote annuali di fruizione del credito di imposta, e i soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro avranno la possibilità di utilizzare il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali ed immateriali “generici” in un’unica quota annuale.
Per gli investimenti materiali Industria 4.0, il credito di imposta è differenziato a seconda del periodo in cui è stato effettuato l’investimento. Dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2022), il credito d’imposta spetta in misura pari al 50% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 30% per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro; 10% per la quota di investimenti superiori a 10 milioni e fino a 20 milioni. Per gli investimenti effettuati nel 2022 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2023), invece, il credito di imposta scende al 40% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro e al 20% per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro, mentre rimane al 10% per la quota di investimenti superiori a 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.
Per il credito di imposta beni immateriali 4.0 sono ammesse all’agevolazione anche le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni mediante soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.
Con riguardo al credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali “generici” si segnala l’estensione del bonus ai beni immateriali “generici” ed è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni.
Aumenta il Credito d’imposta per R&S&I dal 12% al 20% per investimenti in ricerca e sviluppo e dell’ammontare massimo di beneficio spettante da 3 a 4 milioni di euro; 6% al 10% del credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica e in design e ideazione estetica e dell’ammontare massimo del beneficio spettante da 1,5 a 2 milioni di euro; 10% al 15% del credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica finalizzati alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 e dell’ammontare massimo del beneficio spettante da 1,5 a 2 milioni di euro.
Prorogato fino alla fine del 2022 il credito di imposta per la formazione 4.0. Si prevede anche l’ampliamento delle tipologie di spese ammissibili, con l’ammissione:
- delle spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
- dei costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione;
- dei costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
- delle spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.
Anche nel 2021 sarà possibile fruire del bonus facciate al 90% per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti; dell’ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica delle singole unità immobiliari, con la doppia aliquota al 65 e al 50%; della detrazione Irpef maggiorata al 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia; del bonus mobili; del bonus verde per gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi nonché di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Nella bozza del ddl si prevede anche l’istituzione, presso il Ministero dello Sviluppo economico, di due nuovi fondi, entrambi con una dotazione finanziaria pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022:
- Un primo fondo è a sostegno dell’imprenditoria femminile e finanzierà interventi per supportare l’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia; programmi ed iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile; programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile.
- Il secondo fondo è a favore delle PMI del settore creativo che comprende attività relative all’architettura, al design, al teatro, alla moda, al cinema, alla radio, alla televisione, all’artigianato artistico, al software, ai videogiochi, all’editoria, alle arti visive, alla comunicazione e alla pubblicità.