NaDEF 2019, ecco le prime indicazioni
La NaDEF 2019 è nata sotto una serie di riserve che limita fortemente la sua capacità di azione, l’efficacia e l’efficienza.
Tenuto conto che per la definizione e attuazione concreta degli obiettivi programmatici occorre attendere la legge di Bilancio 2020 e l’emanazione di decreti ad hoc, vediamo quali sono le prime indicazioni, oltre l’abbandono della riforma del Catasto, che emergono dal documento:
IVA
Il “must” assoluto è bloccare l’aumento delle aliquote IVA ordinaria (dal 22 al 25,6%) e agevolata (dal 10 al 13,5%), dal momento che è stata una delle due ragioni fondanti del nuovo governo e della nuova coalizione.
Riduzione del cuneo fiscale
Questo fine è stato destinato lo 0,15% del PIL (c.a. 2,65 mld di euro). Si è detto che il vantaggio dovrebbe interessare la stessa platea di soggetti beneficiari degli 80 euro (attribuiti dal Governo Renzi). Rapportando i rispettivi impegni di spesa, emerge che tale riduzione consisterebbe in c.a. 22,5 euro/mese (270 euro/anno).
Sostegno agli investimenti
Si prevede di introdurre interventi mirati a incentivare il rinnovo delle produzioni e degli impianti in uso, l’efficientamento dei processi produttivi e la transizione verso la quarta rivoluzione industriale (4.0), per lo 0,1% del PIL (1,8 mld). Al netto della opportunità di agevolare quegli investimenti che possono contribuire all’attuazione del Green New Deal, alcuni dubbi
sorgono in merito alla prosecuzione degli incentivi agli investimenti privati delle aziende.
Sul fronte delle coperture, il Governo prevede di attivare una serie di misure:
a) misure di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali e di recupero del gettito tributario anche attraverso una maggiore diffusione dell’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici: 0,4% del PIL, pari a c.a. 7,3 mld.
b) misure di efficientamento della spesa pubblica e di revisione o soppressione di disposizioni normative che non rispettano requisiti di efficacia e priorità, e riduzione delle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente e nuove imposte ambientali, ciascuna per lo 0,1% del PIL (1,8 mld).
c) altre misure fiscali non meglio precisate per lo 0,1% del PIL (1,8 mld).