Nuova Sabatini, riapre lo sportello
Torna l’agevolazione per piccole e medie imprese che intendono investire in beni strumentali nuovi al fine di incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale tramite l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.
Dal 7 febbraio 2019 le imprese potranno presentare domanda a banche e intermediari finanziari. In questa data, infatti, è prevista la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso gli incentivi previsti dalla Nuova Sabatini.
Dopo la chiusura dello sportello il 4 dicembre scorso a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili, la Nuova Sabatini riapre i battenti, grazie alle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2019 che ammontano a 480 milioni di euro e, nello specifico, 48 milioni per il 2019, 96 milioni per ciascun anno dal 2020 al 2023 e altri 48 milioni di euro per il 2024.
Il contributo è pari al 2,75% annuo sugli investimenti ordinari e maggiorato del 30% (pari al 3,575% annuo) per la realizzazione di investimenti in tecnologie digitali – compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification – e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
La Nuova Sabatini
Istituita dal decreto-legge n. 69-2013, la Nuova Sabatini è l’agevolazione messa a disposizione dal MISE con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese ed accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.