Nuove agevolazioni per l’Edilizia
Il decreto Crescita ha introdotto rilevanti novità anche per l’edilizia. In particolare, al fine di favorire la permuta dei vecchi edifici con i nuovi, dispone che fino al 31 dicembre 2021, si applicheranno l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna ai trasferimenti di interi fabbricati. Questo vantaggio sarà riservato alle imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi 10 anni, provvedono alla demolizione e ricostruzione degli stessi, in chiave antisismica e con il conseguimento della classe energetica A o B.
Il Decreto prevede, inoltre, l’estensione del SISMA BONUS anche alle zone sismiche 2 e 3 con la detrazione del 75% o dell’85% del prezzo di acquisto dell’unità immobiliare venduta da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che abbiano demolito e ricostruito, allo scopo di ridurre il rischio sismico, l’immobile oggetto di successiva alienazione.
Viene introdotto, infine, un regime di non concorrenza alla formazione del reddito imponibile degli emittenti, ai fini dell’imposta sul reddito delle società e del valore della produzione netta, dei maggiori o minori valori che derivano dall’attuazione di specifiche previsioni contrattuali che governano gli strumenti finanziari, diversi da azioni e titoli similari, con talune caratteristiche che determini la svalutazione del valore nominale degli strumenti ovvero la loro conversione in azioni.
Sempre in ottica di prevenzione del rischio sismico, si incentiva la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e di prevenzione del rischio sismico auspicando il superamento di alcune criticità operative riscontrate nel funzionamento dello strumento della detrazione fiscale. Il decreto introduce la possibilità, per il soggetto che sostiene le spese per tali interventi, di ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Tale contributo è recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in 5 quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità.