Nuovo modello di Rating per il Fondo PMI
Diventa operativo oggi, 15 marzo 2019, il nuovo modello di rating per la valutazione del merito di credito basato sulla probabilità di inadempimento delle PMI e dei professionisti. Il nuovo modello rende più selettivi ed efficaci gli interventi del Fondo di Garanzia PMI, escludendo l’accesso alla garanzia ai soggetti economicamente e finanziariamente “non sani”.
Il nuovo rating calcola la probabilità di mancata restituzione del prestito da parte dell’impresa o del professionista, la cosiddetta probabilità di default (PD), basandosi su dati di bilancio e su dati andamentali, cioè sul comportamento creditizio storico del soggetto beneficiario.
Cinque le classi di merito: la prima, la migliore, corrisponde ad un rischio di inadempienza basso, mentre la quinta classe, la peggiore, corrisponde ad un rischio di default elevato. Nella prima classe (sicurezza) rientrano i soggetti caratterizzati da un profilo economico e da una capacità di far fronte agli impegni molto buoni. Nella seconda classe (solvibilità) rientrano i soggetti caratterizzati da un’adeguata capacità di far fronte agli impegni finanziari. I soggetti rientranti nella terza classe (vulnerabilità) sono caratterizzati da un rischio di credito accettabile, mentre quelli rientranti nella quarta classe (pericolosità) sono caratterizzati da elementi di fragilità ed hanno un rischio di credito significativo. Nella quinta classe (rischiosità) rientrano i soggetti caratterizzati da problemi estremamente gravi, che pregiudicano la capacità di adempiere alle obbligazioni assunte, ovvero già in stato di default.
Per le imprese, i consulenti e per tutti gli operatori interessati al Fondo di garanzia diversi da banche, confidi e intermediari abilitati alla presentazione delle richieste di ammissione al Fondo stesso è disponibile il Portale Rating, attraverso il quale è possibile effettuare simulazioni per verificare l’ammissibilità di un’impresa sulla base del modello di rating del Fondo.
Per i soggetti beneficiari finali, diversi dalle start up, il modello di valutazione è strutturato in un modulo economico – finanziario, un modulo andamentale ed un blocco informativo relativo alla presenza di eventi pregiudizievoli e/o procedure concorsuali a carico della PMI (e dei soci) o del professionista. I risultati di queste 3 analisi generano un giudizio sintetico (classe di valutazione) sulla PMI o sul professionista che viene ricondotto ad una fascia di valutazione, che esprime la probabilità di inadempimento.
Le start up, invece, sono valutate attraverso l’analisi del business plan e dei bilanci previsionali triennali.