Antonella Capuano
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Ottimizzare il carico fiscale con i crediti d’imposta: un caso di successo

Casi di Successo, News
Ottimizzare il carico fiscale caso di successo

Capuano Associati affianca le imprese in un percorso che ha l’obiettivo di ottimizzare il carico fiscale. Il nostro studio, infatti, assiste le aziende clienti nell’accesso ai crediti d’imposta attivabili, a fronte di investimenti effettuati per acquisto di macchinari, formazione, ricerca e sviluppo tecnologico.

In questo articolo vi presentiamo uno nei nostri casi di successo più recenti. Capuano Associati, infatti, ha permesso ad un’azienda cliente di recuperare l’85% delle spese sostenute per acquistare un impianto tecnologicamente avanzato.

L’approccio che applichiamo sfrutta in particolare il meccanismo del cumulo dei crediti d’imposta, che permette di richiedere più agevolazioni per sostenere lo stesso investimento. Così facendo, l’impresa può rientrare dai costi, liberando risorse economiche da utilizzare per altre attività.

I crediti d’imposta diventano dunque un elemento strategico della programmazione aziendale, sia nell’ambito della pianificazione fiscale, sia nel contesto generale della programmazione di spese correnti e investimenti.

Le esigenze dell’azienda

L’impresa che si è rivolta a noi lavora nel settore del riciclo di indumenti usati. Il comparto è in piena crescita in Italia, considerando che gli ultimi dati dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, parlano di 160 mila tonnellate di materiale tessile conferito alla raccolta differenziata.

Il settore coinvolge numerosi attori di filiera. Non è difficile immaginarlo, considerando che per il solo ambito del riciclo si tratta di differenziare ulteriormente, trattare e rimettere in circolo, sotto varie forme, oltre 46 mila tonnellate di indumenti, stoffa e tessuti, ossia il 29% del totale (Dati Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile 2020).

L’utilizzo di macchinari avanzati è fondamentale nel settore, perché permette di ridurre i tempi delle fasi di lavorazione e di aumentare i volumi gestiti. Pensiamo ad esempio alla fase di cernita iniziale del materiale tessile, oppure alla fase di trasformazione. Abiti e tessuti usati, infatti, alla fine del processo diventano altro: materiali da imbottitura, materia prima seconda per l’industria, nuove fibre tessili.

Nel caso che stiamo considerando, l’impresa che opera nel settore del riciclo di abiti usati ci ha contattati avendo già definito tre obiettivi strategici:

  • Acquisto di macchinari con tecnologia avanzata: l’azienda aveva necessità di acquistare un nuovo impianto 4.0 per la raccolta e la selezione automatica degli indumenti usati;
  • Formazione: necessità di insegnare come utilizzare il macchinario acquistato al personale dell’impresa;
  • Accesso a misure di sostegno: per far fronte ai costi di acquisto e rientrare per quanto possibile dalle spese sostenute, l’azienda ci ha chiesto di assisterla nell’individuare e nel richiedere le agevolazioni in vigore.

Ottimizzare il carico fiscale strategia

L’intervento di Capuano Associati ha soddisfatto puntualmente le richieste dell’impresa, proponendo una strategia articolata per ottimizzare il carico fiscale e recuperare parte delle risorse investite. Ad aggiungere valore al percorso ha contribuito anche il meccanismo del cumulo dei crediti d’imposta, permettendo all’azienda di far fronte all’investimento in modo più efficiente e meno oneroso dal punto di vista economico – finanziario.

Ottimizzare il carico fiscale: l’intervento di Capuano Associati e i risultati ottenuti

Il settore tessile è uno degli ambiti di attività in cui Capuano Associati lavora con maggiore frequenza, insieme ai settori food & beverage, Grande Distribuzione Organizzata, salute e bellezza, logistica e commercio. Naturalmente non si tratta di una lista esaustiva: tra i nostri clienti, infatti, ci sono imprese di molti altri settori.

L’intervento che abbiamo sviluppato ha seguito schemi ben definiti, delineando un percorso di consulenza mirato per fasi:

  • Raccolta dati, per identificare le caratteristiche dell’azienda, le sue priorità di sviluppo e il tipo di investimenti che intendeva portare a termine;
  • Approfondimento consulenziale mirato, per individuare le misure agevolative (in particolare sotto forma di credito d’imposta) da proporre all’azienda;
  • Definizione di un piano d’intervento per fasi con le relative tempistiche;
  • Attuazione del piano di intervento concordato, assistendo l’azienda nella preparazione e presentazione dei documenti necessari a richiedere le agevolazioni.

Nello specifico, a beneficio dell’azienda sono state attivate le misure seguenti:

  • Bonus Mezzogiorno: si tratta di un credito d’imposta che permette alle aziende che investono in nuovi macchinari, attrezzature e impianti nelle regioni del meridione di rientrare di una parte delle spese. La misura è stata attivata dal Ministero per lo Sviluppo Economico nel 2016: le imprese possono accedervi fino al 31 dicembre 2022, salvo probabili proroghe.
  • Credito d’imposta beni strumentali: la misura supporta gli investimenti delle aziende che investono in beni strumentali d’impresa materiali e immateriali per promuovere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Per l’acquisto di beni innovativi la percentuale del credito d’imposta è maggiore, arrivando fino al 50% a fronte del 10% applicato agli investimenti ordinari.
  • Credito d’imposta Formazione 4.0: l’agevolazione fiscale copre fino al 50% le spese di personale che l’impresa sostiene, relativamente al costo orario dei dipendenti per le ore in cui frequentano corsi di formazione in materie collegate agli ambiti tecnologici innovativi prioritari del piano Transizione 4.0.

Le ultime due misure, dunque, premiano le aziende che investono in innovazione, ossia nelle cosiddette “tecnologie 4.0“. Di cosa si tratta? Le tecnologie 4.0 sono beni materiali o immateriali, inclusi i software, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa volta all’innovazione dei sistemi di produzione o dei prodotti e servizi offerti.

Per rientrare nelle misure agevolative, tali tecnologie devono possedere tutte le seguenti caratteristiche, verificate attraverso una perizia tecnica (o un’autodichiarazione per investimenti fino a 300 mila euro):

  • Devono essere tecnologie a controllo numerico (CNC) o Controllo Logico Programmabile (PLC)
  • Devono prevedere il collegamento reciproco con i sistemi informatici di fabbrica;
  • Sono integrate in modo automatizzato con il sistema logistico o la rete di fornitura;
  • Hanno un’interfaccia di utilizzo semplice e intuitiva;
  • Sono conformi ai criteri vigenti per la sicurezza, la salute e l’igiene sul lavoro.

I beni 4.0, inoltre, devono essere interconnessi ai sistemi fisico-informatici dell’azienda.

Nel caso considerato, l’impianto di raccolta e selezione automatica di indumenti usati che l’azienda aveva acquistato soddisfaceva tutti i requisiti: l’impresa ha dunque potuto avere accesso alle agevolazioni.

Ottimizzare il carico fiscale cumulo crediti d'imposta

Il risultato dell’intero percorso ha permesso al nostro cliente di raddoppiare il volume di attività, grazie al passaggio dal sistema manuale al sistema automatico. L’impresa, inoltre, ha ottimizzato il proprio carico fiscale, rientrando di 850 mila euro su un investimento totale di un milione di euro. In particolare l’azienda ha recuperato:

  • il 45% delle risorse investite grazie al Bonus Mezzogiorno, con un credito d’imposta approvato dall’Agenzia delle Entrate pari a 450 mila euro;
  • il 40% delle risorse investite attraverso il credito d’imposta beni strumentali, per un ammontare totale di 400 mila euro.

All’ammontare complessivo dei benefici ottenuti si sono aggiunti 85 mila euro grazie alla misura Formazione 4.0. In tal modo, l’impresa ha potuto coprire parte dei costi di personale impegnato nelle attività di formazione necessarie ad imparare ad utilizzare il nuovo impianto.

Lo scorso 22 novembre l’Istat ha pubblicato il dossier “Analisi dei provvedimenti fiscali sulle imprese”, con riferimento al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e Bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”

Considerando unicamente i crediti d’imposta per l’acquisto di attrezzature e beni strumentali, che restano le misure più utilizzate, le previsioni dell’istituto di statistica indicano che nel 2022 ne beneficerà il 61,7% delle imprese. Tale percentuale cresce all’aumentare della dimensione dell’impresa, passando dal 60% per le aziende con meno di 10 dipendenti a circa il 94% per le imprese con oltre 500 addetti.

I dati dimostrano dunque che le aziende continuano ad utilizzare i crediti d’imposta per raggiungere i propri obiettivi di sviluppo.

Per andare incontro a esigenze particolarmente significative del mercato, dunque, Capuano Associati ha sviluppato una soluzione gratuita che consente di definire un piano di intervento mirato rivolto alle imprese. La soluzione si chiama GreenPass F24 e consente l’ottimizzare del carico fiscale aziendale, usufruendo soprattutto dei crediti d’imposta attualmente in vigore.

Il nuovo servizio GreenPass F24

GreenPass F24, il servizio sviluppato recentemente da Capuano Associati, nasce dunque dai bisogni delle aziende e dalla nostra esperienza sul campo.

Spesso le imprese non sono a conoscenza delle agevolazioni fiscali e dei finanziamenti a disposizione per sostenere investimenti, formazione, crescita. Oppure, in alcuni casi, non hanno il tempo e le competenze interne  per approfondire l’argomento e gestire la presentazione delle istanze.

Di conseguenza, non riescono a intercettare le opportunità messe a disposizione dalle istituzioni, a livello nazionale e regionale, perdendo l’occasione di fruire di risorse preziose.

Ottimizzare il carico fiscale capuano associati

Tra le misure attivabili, ci sono anche i crediti d’imposta: il nostro studio li conosce bene, perché opera da sempre per aiutare le imprese a ottimizzare il carico fiscale. Forti delle esperienze passate e dei casi di successo all’attivo, abbiamo lavorato per creare GreenPass F24, un protocollo da proporre alle aziende in modo gratuito.

Grazie a Green PassF24 analizziamo in profondità le caratteristiche dell’azienda e le sue priorità di sviluppo. Poi, in base ai dati raccolti, proponiamo un percorso di assistenza mirata che permetta allimpresa di recuperare liquidità da investire.

Il percorso si sviluppa in tre fasi, senza costi di accesso:

  • Raccolta di informazioni sull’azienda attraverso una check list online. Più nel dettaglio, chiediamo alle aziende di fornire alcune indicazioni di base per tracciare un’identikit dell’impresa e delle sue priorità.
  • Sessione di approfondimento online: uno dei consulenti dello studio Capuano Associati fissa una call via web con l’azienda. L’obiettivo è quello di identificare in modo più mirato e concreto le necessità dell’impresa insieme al management.
  • Definizione del Protocollo GreenPassF24: in questa fase forniamo all’impresa una panoramica completa delle misure attuabili per sostenere gli obiettivi strategici di sviluppo e gli investimenti collegati.

Tra le misure considerate, oltre ai crediti d’imposta, possono essere incluse anche altre misure agevolative, non solo in ambito fiscale.

Recuperare liquidità per la tua azienda è una priorità? Noi siamo pronti ad assisterti, cominciando da qui: https://www.greenpassf24.it/

9 Dicembre 2021/da Antonella Capuano
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