Nella versione finale del disegno di Legge di Bilancio compare la norma sull’incentivo all’assunzione dell’Innovation Manager.
Si è scelto lo strumento del Voucher che potrà avere un valore massimo di 40 mila euro ed essere pari al massimo al 50% dei costi sostenuti nel 2019 e nel 2020 per avvalersi della consulenza di un consulente esperto il cui scopo sia “sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal “Piano Nazionale Impresa 4.0″ e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali”.
Il voucher raddoppia a 80 mila euro nel caso in cui a farne richiesta sia una rete di impresa. Gli Innovation Manager devono avere adeguati requisiti di qualificazione e devono essere iscritti in un apposito elenco che sarà creato entro marzo dal ministero dello Sviluppo Economico. L’incentivo dovrebbe essere in regime “de minimis” e cumulabile con altri incentivi, diversi dagli aiuti di Stato.
Qui di seguito il testo integrale dei due commi.
Sintesi dei commi 21, 22 e 23
21. Alle piccole e medie imprese, come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, è attribuito un contributo a fondo perduto, tramite voucher di importo non superiore a 40.000 euro, e comunque non superiore al 50 per cento dei costi sostenuti a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2020. Tale contributo è finalizzato all’acquisizione di consulenze specialistiche per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”.
I contributi sono concessi anche alle imprese che sottoscrivono o aderiscono a un contratto di rete ai sensi del decreto-legge 10 febbraio 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, aventi nel programma comune di rete lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”. In tal caso il voucher raggiunge l’importo massimo di 80.000 euro, per l’acquisizione di prestazioni consulenziali.
Per beneficiare del contributo, il programma di rete deve essere preventivamente asseverato da organismi preposti. I contributi sono concessi a seguito della sottoscrizione di un apposito contratto di servizio di consulenza tra i soggetti beneficiari e le società o i manager in possesso di adeguati requisiti di qualificazione e iscritti in un apposito elenco.
Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, sono stabiliti i requisiti soggettivi, i criteri e le modalità per la concessione dei contributi nonché l’istituzione dell’elenco.
22. I contributi sono erogati, in conformità al regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”.
23. Per le finalità di cui al comma 21 è istituito nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo Economico un fondo, con un massimale pari a 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.