Continuano gli approfondimenti di Capuano Associati sulla legge di bilancio 2022: in questo articolo, infatti, tratteremo più in dettaglio il tema dei crediti d’imposta a favore delle imprese. Dopo una breve introduzione, esamineremo una ad una le principali misura agevolative concentrandoci sui temi degli investimenti in macchinari, ricerca e sviluppo, ambiente e risorse umane.
I crediti d’imposta nella legge di bilancio 2022: quali sono
Come abbiamo più volte ribadito, i crediti d’imposta sono un efficace strumento di pianificazione fiscale e strategica per un’impresa. Le agevolazioni fiscali di questo genere, infatti, permettono alle aziende di recuperare risorse, da destinare al sostegno delle attività correnti oppure da dedicare agli obiettivi di investimento e sviluppo programmati.
Conoscere le agevolazioni disponibili, di conseguenza, consente alle imprese di agire con maggiore consapevolezza, attivando le misure opportune per beneficiare in pieno delle opportunità, anche con l’aiuto di professionisti del settore.
La legge di bilancio 2022 conferma molti dei crediti d’imposta già in vigore negli anni passati, pur con alcune modifiche. Va rilevato, inoltre, che i crediti d’imposta si concentrano in ambiti strategici per lo sviluppo del paese su cui l’azione di governo continua a concentrarsi:
- Ricerca, sviluppo e innovazione: sono confermati e perfino ampliati i crediti d’imposta destinati a sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo, incluse le innovazioni di processo, di prodotto e di design.
- Investimenti nella green economy: previsti crediti d’imposta di durata pluriennale anche per le imprese che decidono di portare avanti piani di sviluppo aziendali che mirano all’efficientamento energetico o alla riduzione dell’impatto ambientale delle loro attività (la cosiddetta “transizione ecologica”)
- Crediti d’imposta per l’acquisto di macchinari, anche tecnologicamente avanzati: confermati i crediti d’imposta per l’acquisto di macchinari, anche tecnologicamente avanzati, con misure specifiche dedicate anche al Sud, come il Bonus Mezzogiorno.
Di tutte le agevolazioni citate parleremo più diffusamente nel prossimo paragrafo: ora invece ci soffermiamo su due aspetti strategici dell’impostazione di fondo della legge di bilancio approvata. Il primo è l’orizzonte temporale di riferimento: molti dei crediti d’imposta resteranno in vigore, con aliquote decrescenti, almeno fino al 2025.
Il secondo aspetto da considerare riguarda l’attenzione riservata alla sostenibilità ambientale, in coerenza con le priorità del PNRR – Piano Nazionale di Riprese e Resilienza e con quelle già portate avanti dal Green Deal europeo.
Il Green Deal, nello specifico, è il più vasto piano di investimenti mai sviluppato dalla Commissione UE, con l’obiettivo di rendere l’Unione Europea la prima economia mondale a impatto zero sull’ambiente entro il 2050. Gli stati membri, Italia inclusa, sono chiamati a collaborare all’attuazione del piano, attivando specifiche misure a livello nazionale. Di conseguenza, tra i crediti d’imposta per le imprese introdotti dalla legge di bilancio 2022 figurano anche diverse agevolazioni a tema green.
Vediamo allora più nel dettaglio quali sono le misure previste dal testo, suddivise per tipologia.
I crediti d’imposta per investire in macchinari, ricerca, transizione green
Iniziamo dai crediti d’imposta accessibili alle aziende per sostenere gli investimenti in macchinari e attrezzature, digitalizzazione, innovazione tecnologica e sostenibilità.
Per quanto riguarda l’acquisto di beni strumentali e attrezzature nuove di fabbrica a sostegno dei processi produttivi, i crediti d’imposta per le imprese sono confermati e/o potenziati dalla legge di bilancio 2022.
Le agevolazioni all’acquisto di beni materiali che contribuiscono alla trasformazione tecnologica e alla digitalizzazione in ottica 4.0 restano in vigore. Per investimenti realizzati nel triennio 2023 – 2025 il credito d’imposta si applica nella misura del 20% della spesa per investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Se l’investimento, invece, è compreso tra i 2,5 e i 10 milioni di euro, l’aliquota si dimezza arrivando al 10%. Quando, infine, le spese sostenute superano i 10 milioni di euro, con un limite massimo di 20 milioni, il credito ottenibile sarà del 5%.
Se invece parliamo di investimenti immateriali, e in particolar modo di investimenti digitali, le imprese possono richiedere un credito d’imposta di entità variabile fino al 2025. Tra le spese ammissibili, costi per l’acquisto di software, applicazioni, dispositivi per l’integrazione sistemica, piattaforme digitali. Se gli investimenti vengono realizzati nel 2022 l’aliquota applicabile è del 20%, mentre diminuisce al 15% nel 2023 e si riduce ulteriormente al 10% per il biennio 2024 – 2025.
Il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo viene esteso e rimodulato, prendendo come orizzonte temporale limite addirittura la fine del 2031. Per il 2022 il credito d’imposta sarà pari al 20%, con un limite di spesa massimo di 4 milioni di euro. Per gli anni successivi, invece, l’aliquota si riduce al 10% ma il massimale aumenta a 5 milioni di euro.
Considerando invece il credito d’imposta per investimenti in innovazione e miglioramento del design, la percentuale applicabile è del 10% per il biennio 2022 – 2023, scendendo al 5% negli anni 2024 e 2025. In questo caso, le spese massime ammissibili arrivano a 2 milioni di euro all’anno.
Infine, per gli investimenti nel rinnovo o nel miglioramento di processi e prodotti collegati alla transizione green o alla digitalizzazione, la legge di bilancio 2022 prevede crediti d’imposta per le imprese fino al 2025, differenziati come segue:
- 15% nel 2022, con limite di pesa pari a 2 milioni di euro;
- 10% nel 2023, per costi massimi ammissibili fino a 4 milioni di euro;
- 5% nel 2024 e 2025, sempre entro i limiti di 4 milioni di euro.
La nuova legge di bilancio conferma anche il Bonus Mezzogiorno per l’acquisto di beni strumentali, riservato alle aziende con sede in Campania, Abruzzo, Basilicata, Molise, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’agevolazione resta in vigore per tutto il 2022
La misura permette alle imprese che effettuano investimenti in attrezzature e macchinari nuovi di godere di un credito d’imposta dedicato. L’aliquota applicabile varia a seconda delle dimensioni del richiedente come specificato di seguito:
- 45% per le piccole imprese
- 35% per le medie imprese;
- 25% per le grandi aziende.
A seguito dell’entrata in vigore della nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 approvata dall’UE il 2 dicembre 2021 anche la regione Molise potrà beneficiare delle stesse aliquote citate. Si attende a breve la pubblicazione del nuovo modello per inoltrare la domanda di agevolazione.
La proroga del Bonus Mezzogiorno fino a fine anno era comunque attesa: diverrà effettiva dopo la comunicazione ufficiale che il Governo italiano invierà alla Commissione europea. Si tratta di una comunicazione prevista dalle procedure, che permetterà di dare piena applicazione al provvedimento.
I crediti d’imposta e gli sgravi fiscali per investire in formazione e risorse umane
Solo per completezza, trattandosi pur sempre di agevolazioni fiscali di interesse per le aziende, proponiamo ora una veloce panoramica sugli sgravi fiscali in materia di assunzioni introdotti o confermati dalla legge di bilancio:
- per le PMI fino a un massimo di 9 dipendenti, sgravio del 100% per assunzioni di giovani fino ai 25 anni non compiuti con contratto di apprendistato di primo livello;
- sgravio fiscale fino al 31 dicembre 2022 per le imprese che assumono a tempo indeterminato lavoratrici donne;
- per l’assunzione di lavoratori in cassa integrazione, al datore di lavoro sarà riconosciuto il 50% del contributo straordinario che sarebbe dovuto spettare al lavoratore nel caso in cui fosse rimasto in cassa integrazione, per un periodo massimo di 12 mesi;
- alle imprese che assumono giovani under 36 e lavoratori di aziende in crisi
La novità più rilevante nella legge di bilancio 2022 in tema di risorse umane, però, è il mancato rinnovo del credito d’imposta Formazione 4.0, attivo dal 2018 sulla base della legge n. 205 del 27 dicembre 2017. La mancata conferma dell’agevolazione è una novità attesa da qualche tempo, che però lascia invariata la possibilità per le imprese di accedere alla misura fino alla fine del 2022.
In sostanza, la normativa prevede che le aziende possano sostenere fino al 50% i costi di personale per le ore in cui i dipendenti sono impegnati in attività formative destinate ad acquisire competenze tecnologiche in specifici settori.
Capuano Associati ha sviluppato un servizio ad hoc per le imprese che intendono usufruire dell’agevolazione, in collaborazione con soggetti accreditati per la formazione, secondo quanto previsto dalla normativa. Il nostro studio, infatti, assiste le imprese che si rivolgono a noi con un servizio strutturato che permette ai clienti di beneficiare di tutti i vantaggi relativi al Bonus Formazione 4.0 da più punti di vista.
L’assistenza è completa e si avvale di strumenti digitali che ne facilitano la fruizione, in modalità FAD – Formazione a Distanza. In sintesi, Capuano Associati:
- Assiste le aziende nella richiesta del credito d’imposta spettante e nella successiva fase di rendicontazione del progetto;
- Mette a disposizione dei clienti una piattaforma e-learning, sviluppata ad hoc per permettere lo svolgimento di interventi formativi online negli ambiti previsti dalla normativa, in collaborazione con docenti competenti, formati e accreditati a livello regionale;
- Certifica le attività di formazione sviluppate, assicurandone la validità legale grazie alla controfirma di un soggetto accreditato come revisore dei conti.
Allo stesso modo, Capuano Associati propone alle aziende clienti un servizio dedicato per ottimizzare l’accesso ai crediti d’imposta e permettere alle imprese di beneficiare pienamente delle agevolazioni disponibili, non solo in ambito fiscale.
Si tratta del protocollo gratuito GreenPassF24, un processo di consulenza personalizzato in tre fasi che permette alle aziende di ottenere un orientamento in merito alle misure di supporto attivabili. Il percorso è mirato sulle esigenze dell’impresa e prevede un’analisi ad ampi raggio di tutte le agevolazioni ottenibili.
Per avere maggiori informazioni riguardo al Bonus Formazione 4.0 e ai servizi collegati offerti dal nostro studio, puoi fare riferimento al link: https://www.antonellacapuano.it/formazione4-0/
Se invece vuoi recuperare risorse da destinare alla crescita della tua azienda attraverso il protocollo GreenPass F24, visita la pagina https://www.greenpassf24.it/
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