La legge di bilancio 2022 offre alle imprese l’opportunità di attingere a diverse misure per favorire crescita, investimenti, occupazione e internazionalizzazione.
In questo articolo Capuano Associati propone una prima panoramica delle agevolazioni e dei finanziamenti approvati. Le misure più rilevanti saranno presentate più in dettaglio nelle prossime settimane, in successivi approfondimenti.
Legge di bilancio 2022: le misure per le imprese
Nella legge di bilancio 2022, approvata in via definitiva lo scorso 30 dicembre, sono previste diverse misure per le imprese. In alcuni casi, come ad esempio il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, si tratta di una conferma. In altri, invece, la legge introduce alcune importanti novità, ad esempio istituendo un nuovo fondo per sostenere gli investimenti verso la transizione ecologica.
A seconda dello strumento utilizzato, le misure assumono forme diverse. Tra le principali:
- finanziamenti agevolati: a tasso zero o a tasso convenzionato, per coprire l’intero investimento o parte di esso.
- contributi a fondo perduto, anche se con minor frequenza rispetto ad altre forme di agevolazione previste.
- crediti d’imposta e sgravi fiscali, di cui torneremo ampiamente a parlare nelle prossime settimane, anche considerando che Capuano Associati offre specifici servizi in merito.
- garanzie sui finanziamenti, soprattutto attraverso l’azione del Fondo di garanzia per le PMI.
Le agevolazioni possono anche essere in forma mista: non è raro, ad esempio, che una misura preveda una componente di fondo perduto accompagnata da un finanziamento agevolato, come nel caso della Nuova Legge Sabatini.
Esaminando tutte le opportunità a vantaggio delle imprese previste dal testo, possiamo subito fare una considerazione di ordine generale: ambiente, ricerca e sviluppo, investimenti in macchinari e promozione all’estero restano gli ambiti più significativi in tema di agevolazioni.
Quest’anno, però, le misure vengono completate (e i loro effetti rafforzati) dalle linee di finanziamento previste nel PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’impianto strategico della manovra, dunque, intende agire per sostenere lo sviluppo economico e imprenditoriale, continuando ad arginare gli effetti della crisi da Covid-19 e a promuovere la ripresa.
Vediamo allora, in estrema sintesi, quali sono le principali misure per le imprese previste dalla legge di bilancio 2022. Per semplificare la presentazione, le suddivideremo tra crediti d’imposta e finanziamenti, come di consueto.
Una nota a margine: alcune agevolazioni, come il credito d’imposta per la Formazione 4.0, non sono state confermate dalla legge approvata. L’agevolazione sostiene fino al 50% i costi di personale per le ore in cui i dipendenti di un’azienda sono impegnati in attività formative destinate ad acquisire competenze tecnologiche in specifici settori. Per richiederla, c’è comunque tempo fino al 31 dicembre 2022: Capuano Associati offre specifica assistenza a riguardo.
Finanziamenti e contributi
La prima delle misure per le imprese riconfermata dalla Legge di Bilancio 2022 è la Nuova Legge Sabatini. Si tratta, come già ricordato più volte, di una misura che agevola gli investimenti delle imprese in beni strumentali e attrezzature con un mix di finanziamento agevolato e fondo perduto. Le risorse stanziate prevedono il rifinanziamento dell’agevolazione con 900 milioni di euro, distribuiti negli anni 2022 – 2026.
Le innovazioni principali nel testo della manovra sono però dedicate al settore della sostenibilità ambientale. La transizione green, infatti, è uno degli ambiti in cui l’azione del governo si sta concentrando e continuerà ad essere una priorità anche per i prossimi anni.
Ne è la prova l’istituzione del Fondo per la transizione industriale, sostenuto da risorse per 150 milioni di euro a partire dal 2022. Il nuovo strumento nasce con l’obiettivo di promuovere l’adattamento dell’economia italiana ai principi della green economy, riducendo l’impatto ambientale e le emissioni di C02.
La misura prevede finanziamenti e agevolazioni per le aziende che investiranno nell’efficientamento energetico, nel reimpiego e nel riutilizzo delle materie prime nel ciclo produttivo, nell’uso di materiale riciclato.
Novità anche per le imprese, i liberi professionisti e i lavoratori autonomi attivi da meno di cinque anni che vogliono beneficiare dei finanziamenti di microcredito. La nuova legge di bilancio, infatti, rinnova le condizioni previste per l’accesso, aumentando da 40.000 a 75.000 euro il massimale richiedibile. Inoltre, gli intermediari di microcredito accreditati potranno concedere finanziamenti alle società a responsabilità limitata fino ad un massimo di 100.000 euro, senza che alle imprese vengano richieste garanzie reali a copertura del prestito.
Confermati e potenziati fino al 2026 anche gli strumenti per favorire l’internazionalizzazione delle imprese gestiti da SACE / SIMEST. Tra le misure attivabili ci sono i finanziamenti previsti dal Fondo 394 per l’internazionalizzazione (legge 394/1981, più volte rifinanziata e potenziata). Si tratta, nello specifico, di misure di supporto per le aziende che intendono:
- Partecipare a fiere e mostre sui mercati esteri;
- Attuare investimenti per la transizione ecologica e digitale;
- Sviluppare siti e portali e-commerce in paesi esteri.
Per i finanziamenti agevolati erogati in collaborazione con il sistema bancario o altri operatori di credito resta ovviamente in vigore la possibilità, per le imprese, di richiedere le garanzie pubbliche erogate dal Fondo Centrale di Garanzia o da altri istituti, come la SACE.
Tra le misure potenziate, ci sono anche i fondi per l’autoimprenditorialità, la cui dotazione sarà incrementata di cinquanta milioni di euro per ciascun anno, dal 2022 al 2024. Fa parte del pacchetto, ad esempio, la misura “Nuove imprese a tasso zero” dedicata a giovani under 36 e donne.
Rifinanziati e potenziati anche i Contratti di Sviluppo, lo strumento gestito da Invitalia che sostiene i grandi investimenti nei settori industriale, di trasformazione dei prodotti agricoli, turistico e ambientale.
Dopo questa prima panoramica relativa ai finanziamenti di cui possono beneficiare le imprese, vediamo ora quali sono le principali agevolazioni fiscali e i crediti d’imposta confermati nella Legge di Bilancio 2022.
Crediti d’imposta e agevolazioni fiscali
Lo strumento dei crediti d’imposta è una misura molto utilizzata dalle imprese italiane. Secondo i dati forniti dall’Istat a novembre 2021, nel 2022 si stima che quasi il 62% delle aziende utilizzerà i crediti d’imposta o altre agevolazioni in vigore per sostenere i propri investimenti. In termini assoluti, parliamo di oltre 900 mila imprese.
A questo proposito, tra le misure previste vengono confermati, in forma rimodulata, alcuni dei principali crediti d’imposta già in vigore.
Nello specifico, per quanto riguarda gli investimenti materiali e immateriali collegati alla Transizione 4.0, le misure previste sono le seguenti:
- per gli investimenti in beni materiali, la legge di bilancio prevede un credito d’imposta dal 10% al 20% sul totale dell’investimento, a seconda della cifra e del periodo in cui viene effettuato.
- per gli investimenti riguardanti beni immateriali come software, programmi per l’integrazione dei sistemi produttivi e gestionali aziendali, applicazioni e piattaforme, il credito d’imposta è prorogato al 2025, con un’aliquota che va riducendosi progressivamente, passando dal 20% nel primo anno al 10% e al 15% in quelli successivi.
Considerando gli investimenti in ricerca e sviluppo, transizione green, innovazione tecnologica e altre attività collegate, molte delle agevolazioni già in vigore vengono prorogate con tempi, contenuti e condizioni di accesso differenti a seconda del tipo di investimenti:
- la legge di bilancio 2022 proroga il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo fino al 31 dicembre 2031. Il primo anno la misura prevede il mantenimento dell’aliquota attuale al 20% fino a 4 milioni di euro. Per gli anni successivi l’aliquota scende al 10%.
- il credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica, design e ideazione estetica è prorogato fino al 2025. Nel 2022 e 2023 l’aliquota sarà del 10%, scendendo al 5% per gli anni successivi, nel limite di 2 milioni di euro.
- per le attività di innovazione tecnologica che hanno come obiettivo la creazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o digitale 4.0, il credito d’imposta è prorogato fino al 2025. A seconda del periodo d’imposta, varia l’aliquota, che passa dal 15% del 2022 fino a un massimo di 2 milioni di euro al 10% del 2023 e al 5% del 2024 e 2025. Per gli ultimi tre anni, però, il massimale è aumentato fino a 4 milioni di euro.
Confermato anche per tutto il 2022 il Bonus Mezzogiorno per l’acquisto di beni strumentali da parte di aziende che hanno sede nelle regioni del sud. La proroga era già stata prevista, anche se dovrà essere confermata per mezzo di una comunicazione da parte del Governo italiano alla Commissione Europea.
Tra gli altri crediti d’imposta attivati e le ulteriori agevolazioni fiscali disponibili segnaliamo anche:
- la conferma del bonus per chi realizza investimenti pubblicitari su stampa e emittenti radiotelevisive nazionali locali, già previsto per tutto il 2022. La misura è pari al 50% dei costi sostenuti.
- il credito d’imposta per il collocamento in borsa delle PMI, attivo per tutto il 2022. L’agevolazione copre al 50% le spese di consulenza e di ingresso sul mercato delle aziende che intendono quotarsi, con un massimale di 200.000 euro.
In tema di crediti d’imposta e finanziamenti alle imprese, ricordiamo che Capuano Associati offre alle aziende Greenpass F24, uno strumento di consulenza strategica e pianificazione fiscale nato per assistere le imprese nell’uso migliore e più vantaggioso delle opportunità disponibili.
Il servizio propone un protocollo gratuito che si sviluppa in più fasi:
- Fase 1: check list online. Compilazione di una check list di base per iniziare ad esaminare le caratteristiche delle imprese e i loro programmi di sviluppo;
- Fase 2: Audit online. Prima sessione di consulenza gratuita con il nostro staff, per individuare una prima ipotesi di intervento;
- Fase 3: Elaborazione del Protocollo Greenpass F24 . Si tratta di una panoramica gratuita degli strumenti di agevolazione accessibili per sostenere gli investimenti dell’azienda.
Per saperne di più, compila il form che troverai al link https://www.greenpassf24.it/ o contatta i nostri uffici: siamo a tua disposizione.